È stato pubblicato sul sito del ministero delle Infrastrutture lo
studio che boccia la Torino-Lione.
Più costi che beneficiper 7
miliardi secondo la task force guidata da Marco Ponti su incarico del
ministro Danilo Toninelli. Oltre Ponti, la commissione era formata Paolo
Beria, Alfredo Drufuca, Riccardo Parolin e Francesco Ramella.
Finalmente possiamo zittire chi parlava del Tav Torino-Lione senza
cognizione di causa. Ora è scritto nero su bianco: i benefici sono
irrisori, a fronte di costi a dir poco esorbitanti. L'analisi consegnata
oggi dal ministero dei Trasporti è inequivocabile: l'opera è inutile,
insostenibile e non contribuisce in alcun modo allo sviluppo e alla
crescita. Al contrario, pesa per 8 miliardi sulle tasche dei cittadini
SE LO DICIAMO LO FACCIAMO - REDDITO DI CITTADINANZA TOUR
Per anni ci hanno raccontato che il Reddito di Cittadinanza fosse impossibile da realizzare: grazie al Governo del Cambiamento invece è già realtà. A partire da questa domenica gireremo in varie piazze a spiegare ai cittadini come accedere al Reddito di Cittadinanza e i vantaggi alle imprese che assumono.
LE PRIME TAPPE DEL TOUR
Domenica 10 febbraio 2019 a Capriate San Gervasio davanti al Comune in Piazza della Libertà
Domenica 24 febbraio 2019 a Capriate San Gervasio vicino al Bar Sport in Via V. Veneto 12
Domenica 10 marzo 2019 a Capriate San Gervasio davanti alle scuole elementari in Piazza Pio XII
Domenica 24 marzo 2019 a Madone in Piazza dei Vignali
Domenica 7 aprile 2019 a Vaprio d'Adda nella piazzetta in via N. Perego
Se sei momentaneamente in difficoltà, il Reddito di cittadinanza ti aiuta a formarti
e a trovare lavoro permettendoti così di integrare il reddito della tua famiglia.
Il Reddito di cittadinanza ha inoltre l'obiettivo di migliorare l'incontro tra domanda e
offerta di lavoro, aumentare l'occupazione e contrastare la povertà e le
disuguaglianze.
La giovane attivista svedese Greta Thunberg, chiede agli economisti di tutto il mondo di affrontare il problema del riscaldamento globale.
Ecco il suo discorso a Davos:
Secondo l’ IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), siamo a meno di 12 anni dal non essere in grado di annullare i nostri errori. In quel momento si saranno verificati cambiamenti senza precedenti, compresa una riduzione delle nostre emissioni di CO2 di almeno il 50%.
Nei posti come Davos, alle persone piace raccontare storie di successo. Ma il loro successo finanziario è arrivato con un prezzo impensabile. E sul cambiamento climatico, dobbiamo riconoscere che abbiamo fallito. Tutti i movimenti politici nella loro forma attuale lo hanno fatto e i media non sono riusciti a creare un’ampia consapevolezza pubblica.
Ma l’ Homo sapiens non ha ancora fallito.
Stiamo fallendo, ma c’è ancora tempo per cambiare tutto. Possiamo ancora sistemare ciò che abbiamo fatto. Abbiamo ancora tutto nelle nostre mani, a meno che riconosciamo i fallimenti dei nostri attuali sistemi.
Siamo di fronte a un disastro di sofferenze inespresse per una quantità enorme di persone. E ora non è il momento di parlare in modo educato o di concentrarsi su ciò che possiamo o non possiamo dire. Adesso è il momento di parlare chiaramente.
Risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l’Homo sapiens abbia mai affrontato. La soluzione principale, tuttavia, è così semplice che anche un bambino piccolo può capirlo. Dobbiamo fermare le nostre emissioni di gas serra.
O lo facciamo o non lo facciamo.
O impediamo l’1,5 ° C di riscaldamento o non lo facciamo. O evitiamo di scatenare quella irreversibile reazione a catena al di là del controllo umano o non lo facciamo.
O scegliamo di andare avanti come civiltà o no. Questo è il nero o il bianco. Non ci sono aree grigie quando si tratta di sopravvivenza.
Abbiamo tutti una scelta. Possiamo creare un’azione di trasformazione che salvaguardi le condizioni di vita per le generazioni future. Oppure possiamo continuare come al solito con i nostri affari e fallire.
Dipende da tutti, da te e da me.
Alcuni dicono che non dovremmo impegnarci nell’attivismo. Invece dovremmo lasciare tutto ai nostri politici e votare invece per un cambiamento. Ma cosa facciamo quando non c’è volontà politica? Cosa facciamo quando la politica non lo fa?
Qui a Davos – proprio come ovunque – tutti parlano di soldi. Sembra che i soldi e la crescita siano le nostre uniche preoccupazioni principali.
E poiché la crisi climatica non è mai stata trattata come una crisi, le persone semplicemente non sono consapevoli delle piene conseguenze sulla nostra vita quotidiana. Le persone non sono consapevoli che esiste un budget per il carbonio e quanto incredibilmente piccolo è il budget di carbonio rimanente.
Questo deve cambiare oggi.
Nessun’altra sfida attuale può eguagliare l’importanza di stabilire una importante consapevolezza pubblica, che dovrebbe, e deve, diventare la nostra nuova valuta globale e il cuore stesso della nostra economia, futura e presente.
Siamo in un momento storico in cui tutti, con una visione della crisi climatica che minaccia la nostra civiltà e l’intera biosfera, devono esprimersi con un linguaggio chiaro, a prescindere da quanto scomoda e non redditizia sia la realtà.
Dobbiamo cambiare quasi tutto nella nostre società attuale. Più grande è la nostra impronta di carbonio, maggiore è il nostro dovere morale.
Gli adulti continuano a dire: “Dobbiamo dare ai giovani la speranza”. Ma non voglio la vostra speranza. Voglio che entriate nel panico, voglio che sentiate la paura che provo ogni giorno.
Voglio che agiate. Voglio che agiate come se la nostra casa fosse in fiamme. Perché è così.
Vi aspettiamo domenica 27 gennaio 2019 in Via V. Veneto 12 a Capriate (vicino al Bar Sport) dalle 8.30 alle
13.00 per parlare con i nostri portavoce al Parlamento Europeo Eleonora Evi, il Consigliere Regionale Dario Violi e il Consigliere Comunale di Bergamo Fabio Gregorelli del Movimento 5 Stelle della
Manovra del Popolo e di Europa.
Piccolo rinfresco finale offerto dal nostro gruppo per gli attivisti e i simpatizzanti presenti al banchetto.